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Naspi per la disoccupazione: cos’è, come funziona e quanto dura

Per chi si trova in una situazione di mancanza di lavoro, in alcuni casi è possibile effettuare una richiesta per ottenere la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego chiamata semplicemente NASpI o disoccupazione NASpI.

Un supporto mensile per la disoccupazione, che tecnicamente è una indennità rivolta ad alcune categorie. È stata introdotta dal cosiddetto Job Act del Governo Renzi (2016), tra i provvedimenti disposti per il diritto del lavoro, come sostegno finanziario che può essere richiesto dalle persone disoccupate.

Per ottenerla, bisogna rispondere ad una serie di requisiti, dato che la NASpI segue delle modalità di erogazione ben precise.

Per questo motivo, è importante conoscere bene la propria condizione e le normative che la regolano, per evitare di fare errori quando si inoltra la richiesta.

Vediamo quali sono i requisiti per accedere alla NASpI, in particolare la NASpI 2021

NASpI, a chi spetta e i requisiti necessari per richiederla

Questa indennità mensile di disoccupazione, è destinata a vari tipi di lavoratori:

  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
  • lavoratrici che hanno presentato dimissioni per giusta causa durante il periodo di maternità;
  • lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
  • lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.

In pratica, si tratta di una indennità indirizzata a tutti i soggetti che hanno perso il loro posto di lavoro involontariamente.

È fondamentale dimostrare lo stato di disoccupazione, essere quindi privi di un impiego quando si presenta la domanda, e aver versato almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti.

Ai fini della NASpI, si valutano almeno 30 giornate di lavoro effettivo, nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

Come funziona la NASpI

L’indennità viene corrisposta mensilmente, e per capire quanti mesi si potrà ricevere, bisogna calcolare il numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.

Ricordiamo che la domanda deve essere presentata entro 68 giorni, dall’inizio dello stato di disoccupazione.

In pratica, al termine di decadenza di 68 giorni dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Fanno eccezioni alcune situazioni particolari (malattia, maternità, infortunio o malattia professionale, mancato preavviso).

  • Se la domanda viene presentata entro 8 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, l’indennità decorre dall’ottavo giorno successivo alla data stessa.

Esempio: finisce il rapporto di lavoro il 1 aprile, si presenta la domanda il 4 aprile, l’indennità NASpI inizia dal 9 aprile.

  • Se la domanda NASpI viene presentata dopo l’ottavo giorno, l’indennità decorre dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

Esempio: finisce il rapporto di lavoro il 1 aprile, si presenta la domanda il 15 aprile, l’indennità NASpI inizia dal 16 aprile.

  • Decorre dall’ottavo giorno successivo alla data di fine di: periodi di maternità, malattia, infortunio o malattia professionale.

Esempio: finisce la maternità il 1 aprile, l’indennità NASpI inizia il 9 aprile.

Tra i vari punti da seguire per la richiesta della NASpI, è fondamentale confermare lo stato di disoccupazione. La persona deve recarsi al Centro per l’Impiego sul proprio territorio, entro i termini previsti, per sottoscrivere il Patto di Servizio personalizzato.

In tal modo, inizia anche la ricerca di un nuovo lavoro con la disponibilità a seguire le attività proposte – una clausola prevista dal Decreto Legislativo 150/2015, che può portare alla revoca del beneficiario.

NASpI e il calcolo dell’importo

L’indennità di disoccupazione 2021, prevede un misura della prestazione economica ben precisa.

Il calcolo dell’assegno di disoccupazione, si basa sul totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali dei 4 anni precedenti la perdita di lavoro, per il numero di settimane di contribuzione.

Il calcolo viene eseguito in maniera diversa, in base all’importo ottenuto da questa media.

Se la media delle retribuzioni mensili è pari o inferiore a 1.227,55 euro, allora la NASpi spettante nei primi 3 mesi è circa al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali.

Parliamo dei primi mesi, perché a partire dal 91esimo giorno, l’indennità si riduce del 3% al mese.

Il calcolo si fa complesso, quando supera questa cifra; al calcolo eseguito, si aggiunge una somma del 25% della differenza tra la retribuzione mensile (1.227,55) e il predetto importo imponibile INPS. E questo con un tetto massimo fissato a 1335,40 euro al mese.

Ai fini dei calcoli, bisogna dichiarare anche l’eventuale diritto ad una pensione, assegni familiari e le eventuali detrazioni per i familiari a carico.

Ricordiamo, che in questo assegno NASpi, vengono compresi anche gli assegni al Nucleo Familiare nel caso siano richiesti e risultino spettanti al soggetto.

NASpI lavoro autonomo e nuovo lavoro dipendente

Un’altra nota importante sui calcoli dell’assegno di disoccupazione, è che bisogna dichiarare l’eventuale attuale altra attività lavorativa subordinata o autonoma.
In alcuni casi, infatti, la NASpI può ancora spettare al soggetto, se dalla nuova attività si consegue un reddito che arriva alla soglia annua d’incapienza: 8.145 Euro.

Il diritto alla NASpI non decade con lavoro dipendente o autonomo, quindi, se ha un reddito minimo escluso da imposizione fiscale.

Questo può interessare chi svolge una nuova attività di lavoro autonomo durante la disoccupazione. È tollerato un lavoro autonomo che porta il reddito alla somma di 4.800 Euro.

Il parametro che sarà valutato, ai fini del mantenimento della NASpI, è quello del reddito percepito con il nuovo lavoro. Ricapitolando, se per il lavoro autonomo vale fino a 4.800 Euro, per il lavoro dipendente o subordinato, vale fino agli 8.145 Euro.

Il soggetto dovrà comunicare all’INPS la nuova attività entro un mese dall’inizio, e il reddito che si prevede di ricavarne.

In tal caso, la NASpI sarà ridotta dell’80%, e andrà ricalcolata in fase di dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo che, nel caso in cui, la persona guadagna più di 4.800 Euro all’anno, perderà sia lo status di disoccupato sia l’indennità NASpI.

NASpI, quando dura l’indennità di disoccupazione

Per valutare la durata di questo assegno, è necessario tenere presente della storia contributiva di chi lo richiede.

In generale, la durata massima stabilita è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione, nei 4 anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.
In ogni caso, non può superare i 2 anni.

Per sapere sulla NASpI novità sui pagamenti e la proroga per questo e il prossimo anno, puoi rivolgerti al nostro CAF, esperto nelle pratiche di richiesta indennità di disoccupazione, in tutte e due le sedi di Parabiago e Nerviano.

Naspi 2021 e INPS: come si presenta la domanda di disoccupazione

Sarà necessario inviare la richiesta NASpI in modalità telematica, tramite il sito ufficiale dell’INPS. Questo ente, provvederà a valutare la richiesta, confermarne la validità e stabilirà di concedere l’assegno approvato.

Per inviare la domanda, viene richiesta un’azione che implica l’uso di un’identità digitale – che comporta l’attivazione di profili Pin, SPID, CIE o CNS.

Se non possiedi tali strumenti, potrai richiederli tramite il nostro CAF o patronato, per avviare la pratica NASpI online. È bene controllare bene, infatti, i dati anagrafici personali, le motivazioni del licenziamento e le informazioni da comunicare.

La compilazione della domanda, quindi, prevede diverse fasi:

  1. accesso area Servizi online
  2. invio della domanda di prestazioni a sostegno del reddito – Indennità Naspi.

NASpI: documenti e dati necessari

Nell’ipotesi in cui la persona interessata presenti una domanda direttamente al sito dell’INPS, come abbiamo visto deve utilizzare le proprie credenziali dispositive.

Nel caso in cui presenti una domanda tramite patronato / CAF, per la NASpI i documenti e i dati necessari sono:

  • documento di identità in corso di validità;
  • tessera sanitaria o codice fiscale;
  • il proprio Iban per l’accredito dell’indennità sul conto corrente o su carta prepagata;
  • copia dell’ultima busta paga;
  • i dati dell’ultimo datore di lavoro;
  • la data di inizio e cessazione del contratto (che di solito sono riportate nella busta paga).

Per compilare la domanda, è necessario fornire i propri recapiti privati come numero di telefono o indirizzo e-mail. Di regola, il patronato richiede un’autocertificazione per attestare la propria residenza.

Inoltre, ovviamente è necessario compilare il mandato di assistenza e rappresentanza al patronato / CAF.

Se in passato per ricevere ricevere l’accredito dell’indennità di disoccupazione, era necessario la compilazione di un modulo timbrato dalla propria banca, ora non è più necessario dato che procedura si attiva in automatico.

L’INPS ha adottato alcune innovazioni digitali che permettono di identificare l’intestatario del conto corrente tramite una banca data unificata con gli istituti bancari e Poste Italiane.

Ricordiamo, poi, che è necessario distinguere la procedura di presentazione della domanda per la NASpI, dall’assenso del patto di servizio presso il Centro per l’Impiego.

Al CAF, quindi, insieme alla domanda NASpI bisogna dichiarare la immediata disponibilità al lavoro (Did), se la stessa dichiarazione non è stata già rilasciata presso il Centro per l’impiego.

I servizi del CAF Fiscoteca per la richiesta della NASpI

Il nostro obiettivo è quello di assisterti per tutta la durata dell’iter burocratico NASpI.

Presso le nostre sedi CAF a Parabiago e Nerviano (in provincia di Milano) una persona sarà dedicata a seguire la tua domanda, a partire dall’invio della richiesta NASpI. Scopri dove siamo.

Puoi raggiungerci facilmente anche da Pogliano Milanese, Lainate, Arese e Legnano. Operiamo per clienti in tutta la provincia di Milano e Varese.

Agisce monitorando sempre l’andamento del tuo eventuale reinserimento nel mondo del lavoro, attraverso l’invio all’INPS del Modello Naspi-com.

Ti fornisce consulenza in merito ai relativi adempimenti, fino ad arrivare alla liquidazione dell’ultima mensilità spettante.

Puoi affidarti alla nostra consulenza esperta sull’indennità di disoccupazione NASpI. Oltre alla consueta attività di CAF nella provincia di Milano, siamo attivi in tutto il territorio italiano, ormai, tramite i nostri servizi CAF digitali.

Lavoriamo online per ogni richiesta di NASpI, indennità di disoccupazione, sussidio e sostegno dedicati a chi subisce la perdita del lavoro.

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